S.G.

giuseppe.spalierno@istruzione.it

Progetto 1A

Modulo 4

software per la M.M.

I.T.I.S. "Modesto Panetti"

B A R I

itis.panetti.bari@quipo.it


Software per la multimedialità


1. Generalità

Il software utilizzato per la produzione di applicazioni multimediali prende il nome di sistema autore multimediale.

Tale software, come ormai abbiamo ben compreso, consente la creazione di prodotti che includono testo, immagini, animazioni, suoni e filmati strutturati in modo non sequenziale ed interattivo.

Alcuni di questi software, oltre all'inserimento dei vari media, presentano un ambiente di sviluppo che ne contente la loro creazione.

Una prima classificazione vede i sistemi autori multimediali suddivisi in due principali categorie:

  1. sistemi basati sulle icone;
  2. sistemi basati sugli script.

 

2. Sistemi autore basati sulle icone

Questi programmi presentano un ambiente di sviluppo basato su una interfaccia grafica con icone e menù a tendina.

Essi sono particolarmente semplici da usarsi perché le azioni più importanti da impostare vengono rappresentate dalle icone disponibili sullo schermo. Le altre azioni sono selezionabili dallo srotolamento di una tendina dalla barra del menù.

 

2.1. Sistemi autore per pagine WEB

Per la realizzazione di una nostra pagina Web, dopo aver salvato in una directory testo, immagini e quant'altro,è necessario procedere alla scelta del sistema autore che ci consente di creare i link, di inserire le immagini.

Se qualche documento è stato realizzato con un componente di Office97, come Word, Excel, Power Point, Access, è possibile procedere al salvataggio nel formato HTML senza dover ripetere la digitazione.

Questo è vero anche per molti altri software applicativi aggiornati di recente sul mercato.

Supponiamo, ora, di dover comporre, ex novo, una pagina utilizzando un software autore specifico per pagine Web.

Rientra in questa categoria quei programmi che consentono di scrivere pagine WEB nel formato HTML senza la necessità della conoscenza della sintassi formale di HTML.

Essi hanno una interfaccia grafica simile a quella di Word per Windows, permettono la scrittura del testo con possibilità di azione sullo stile, dimensione, tipo di carattere, presentano icone che realizzano le funzioni più usuali come l'inserimento di una immagine, di un link, di una tabella, di un modulo, di un elenco, ecc.

In realtà essi hanno un ruolo intermedio tra l'operatore che sviluppa pagine WEB e il codice HTML, in altre parole il programma codifica in HTML i comandi che noi, sostanzialmente, impartiamo attivando delle icone.

Questi programmi, a loro volta, si dividono in due categorie:

  1. programmi che visualizzano il codice HTML;
  2. programmi che visualizzano gli effetti prodotti dal codice HTML, in sostanza presentano una visualizzazione del tutto identica a quella di un programma sfogliatore di pagine Web come Netscape Navigator e Microsoft Explorer.

Si mostra in fig.1 una schermata del programma Gomer che rientra nella prima categoria.

Fig. 1 Schermata parziale del programma Gomer, uno dei tanti che consente una facile editazione di una pagina WEB in formato HTML.

 

Nella seconda categoria rientrano, ad esempio, il programma Composer che fa parte della suite di applicativi di Netscape Communicator e il programma Front Page della Microsoft.

Si mostrano nelle seguenti figg. 2 e 3 le schermate dei due programmi relativi allo stesso documento riportato, anche se parzialmente, in fig.1.

 

Fig.2 Schermata del programma Composer della Netscape relativa allo stesso file di fig.1.

 

Fig.3 Schermata del programma Front Page Express della Microsoft relativa allo stesso file di fig.1.

Come si può notare, l'interfaccia grafica e la denominazione dei menù di Composer e Front Page sono sostanzialmente identiche.

 

3. Sistemi autore basati sugli script

Uno script, sostanzialmente, è un programma costituito da un numero generalmente contenuto di istruzioni aventi una sintassi che somiglia più alla lingua parlata che alle tipiche istruzioni di un linguaggio di programmazione tradizionale come il C, il Pascal o il Basic.

La sintassi delle istruzioni che compongono lo script, inoltre, dipende dal sistema autore utilizzato.

Manuale alla mano (o consultazione dell'help in linea), un esperto programmatore, in genere, dopo un brevissimo periodo di (auto)addestramento è in grado di scrivere gli script necessari per realizzare una semplice applicazione multimediale.

Infatti un programmatore conosce i concetti di costanti e variabili, di dichiarazione dei tipi di dati, di sequenza, selezione, iterazione, conosce i sottoprogrammi, gli eventi e i principali algoritmi per la risoluzione di problemi informatici.

Per la realizzazione di applicazioni multimediali professionali più complesse è necessaria una più approfondita documentazione di tutte le funzioni e le tecniche che il sistema consente nonché una stretta collaborazione con lo staff che cura l'aspetto estetico e grafico del prodotto.

 

3.1. Multimedia Toolbook

Alcuni sistemi autore multimediali basati sugli script nascono già con questa prerogativa come, ad esempio, Multimedia Toolbook. Le versioni di questo prodotto si sono succedute in questi ultimi anni con un ritmo sostenuto: 1.5 tradotto anche in italiano, 3.0, 4.0, 5.0. Alla fine del '96 Multimedia lanciò sul mercato il Toolbook II Instructor inteso come prodotto per la realizzazione di applicazioni multimediali di seconda generazione per le sue innumerevoli potenzialità.

Si mostra in fig.4 la schermata di Multimedia Toolbook 4.0 in cui sono state inserite, a titolo dimostrativo, tutte le palette.

 

Fig.4 Schermata del programma Multimedia Toolbook 4.0.

 

Il Toolbook si basa sulla metafora del libro. Una applicazione multimediale è un libro (book) costituito da pagine (pages). Una pagina presenta una struttura comune a tutte le altre pagine come lo sfondo, l'applicazione di pulsanti per andare alla pagina successiva o precedente, ecc. a discrezione dell'autore.

Il Toolbook è definito come prodotto pienamente orientato agli oggetti.

In ogni pagina si può inserire, dove si vuole, e con le dimensioni desiderate, gli oggetti che sono: testo, pulsanti, caselle, menù a tendina, barre di scorrimento orizzontali e verticali, immagini, suoni, animazioni, filmati, effetti di transizione quando si passa da una pagina all'altra.

Dopo la definizione degli oggetti, si impostano le loro caratteristiche, si individuano gli eventi che si vogliono gestire, si scrivono i sottoprogrammi che vengono eseguiti al verificarsi degli eventi.

Toolbook è dotato di un linguaggio di programmazione, che prende il nome di Open Script, per cui si possono risolvere problemi complessi che richiedono un linguaggio di programmazione.

Il programma consente di lavorare in ambiente autore (author) e di passare immediatamente in ambiente lettore (reader) per verificare il corretto funzionamento del lavoro svolto fino a quel momento.

La programmabilità dell'applicativo che si sviluppa consente di ottenere i seguenti gradi di interattività:

  1. presentazione semplice con un percorso obbligato;
  2. ipertesto navigabile attraverso menù o parole calde che consentono alti programmati con o senza ritorno da una pagina all'altra;
  3. applicazione totalmente interattiva che consente di proporre delle domande all'utente e decide il percorso da effettuare in funzione della risposta ricevuta.

Un esempio di applicazione multimediale interattiva è un videogioco.

Per maggiori dettagli sul Toolbook si rimanda alla consultazione delle numerose pubblicazioni esistenti in commercio.

 

3.2. Visual Basic

E' un linguaggio di programmazione della Microsoft orientato agli oggetti erede del Quick-Basic del quale, in verità, conserva proprio ben poche caratteristiche.

Esso è stato concepito come linguaggio di programmazione che consente di realizzare facilmente l'interfaccia grafica dell'applicativo grazie alla disponibilità di numerosi oggetti come caselle di testo, pulsanti, liste selezionabili, elenchi a menù, immagini, ecc.

Di ogni oggetto si possono definire facilmente le proprietà e si possono scrivere righe di programma in corrispondenza del verificarsi di un evento come, ad esempio, passaggio del mouse, click di sinistra, di destra, doppio click.

Presenta, pertanto, incredibili analogie con il Multimedia Toolbook precedentemente accennato ed è, quindi, utilizzabile per la produzione di applicazioni multimediali.

Rispetto al Toolbook, un applicativo realizzato in Visual Basic è un programma con l'estensione EXE che può funzionare su qualsiasi computer in cui è sono state inserite una o più librerie DLL; inoltre il Visual basic, disponendo di istruzioni di I/O consente di dialogare con files dati esterni, anche di enormi dimensioni.

Il Toolbook, invece, genera un file di estensione TBK eseguibile solo su computer in cui sia presente il programma Toolbook stesso ( stessa versione !) o un particolare file (runtime file).

Si mostra in fig.5 parte della schermata di presentazione di Visual Basic 4 in cui si possono scorgere i seguenti elementi: il progetto di nome proget1, una finestra di lavoro indicata come form1, una finestra che contiene le proprietà del form1 e le icone degli oggetti inseribili.

Fig.5 Schermata del programma Visual Basic 4.0.

 

4. Cenni ad altri sistemi autori multimediali

Esistono altri sistemi autore con caratteristiche diverse da quelli che abbiamo esaminato finora.

4.1. HLP

Alcuni consentono la realizzazione di prodotti che hanno spiccate attitudini ipertestuali anche se confinate all'interno di un unico documento come, ad esempio i file di help, con estensione HLP, dei programmi che girano sotto Windows. Essi hanno un minimo di caratteristiche multimediali in quanto supportano, oltre al testo, solo le immagini, ma può essere interattivo in quanto consente la ricerca delle informazioni desiderate inserendo in una casella la parola o le lettere iniziali della parola da cercare. Il file non è modificabile. I file HLP sono leggibili direttamente da Windows e si generano seguendo una procedura particolare iniziando dalla produzione di un file di testo nel formato RTF e da una serie di particolari comandi che poi vengono interpretati e codificati da programmi che hanno il compito di generare come file di output quello con estensione HLP desiderato.
Si mostra in fig.6 la schermata di una pagina del file HTML.HLP.

Fig.6 Una schermata del file HTML.HLP.

 

4.2. PDF

Un altro formato molto utilizzato in ambiente Internet è il PDF: esso possiede capacità ipertestuali, può inglobare testo e immagini. Il testo può essere inserito con molteplici soluzioni di formattazione e stile. L'aspetto tipico dei file nel formato PDF è quello delle pagine dei quotidiani, data-sheet dei componenti elettronici, pagine di manuali tecnici, ecc.

Per questo motivo il formato PDF viene molto utilizzato da specifiche società che pubblicano su Internet cataloghi, manuali, giornali elettronici, ecc.

Il file PDF è letto da un apposito programma lettore di nome Acrobat Reader 3.0 disponibile anche in lingua italiana ed assolutamente freeware.

Si osservi che il file può essere letto, sfogliato, navigato, zoomato ma non modificato. E' possibile selezionare una porzione di testo che interessa in modo che, tramite le funzioni copia e incolla, possa essere copiato nel nostro file. E' possibile, altresì, selezionare una immagine da copiare altrove con lo stesso metodo del copia e incolla.

Per modificare un file PDF è necessario dotarsi del programma non freeware Acrobat Editor della Adobe.

Si mostra in fig.7 una schermata del programma Acrobat Reader che visualizza il data-sheet del circuito integrato DM74ALS00A della National Semiconductor importato via Internet. Questo componente è oggetto di studio nelle nostre III classi nella materia Elettronica Digitale (Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni, Elettrotecnica e Automazione).

  • Fig.7 Schermata del programma Acrobat Reader.

     

    4.3. PPT

    Esistono altri sistemi autore di prodotti multimediali specializzati alla presentazione. Il file prodotto è assolutamente sequenziale ed è caratterizzato da una successione di schermate, denominate diapositive, contenenti testo, immagini, suoni, effetti di transizione tra una schermata e l'altra, da mostrare al pubblico durante una presentazione, un corso, una conferenza, tramite un videoproiettore o lavagna luminosa.

    Questi programmi consentono una facile preparazione dell'interfaccia grafica e dispongono di spettacolari effetti scenici ed acustici per attrarre l'attenzione dei videoascoltatori.

    Uno di questi è il programma Power Point della Microsoft che genera un file con estensione PPT che congloba in un unico file il contenuto di tutte le diapositive di cui è costituita la presentazione.

    Il file in esame è trasportabile su un'altra macchina che ospita il programma Power Point. Se il computer ospitante non contiene il programma autore, è necessario salvare il file dichiarando di voler realizzare una applicazione portatile autosufficiente in grado di funzionare su computer non dotati di Power Point.

    Si mostra in fig.8 la schermata ridotta del programma Power Point che contiene la prima delle 15 diapositive del file W95_1.PPT.

    Fig.8 Schermata del programma Power Point.

     

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